Contro la violenza sulle donne
AcT 4
10000 vele di solidarietà ancora una volta si è attivata per un fine sociale. Questa volta non ci sono state raccolte fondi per un terremoto o per una alluvione.
L’idea è stata quella di uscire in mare con tutta la forza della comunicazione e della determinazione che il mondo della vela ha sempre messo quando si è trattato di unirsi per una giusta causa.
Un progetto ambizioso che avrebbe previsto il maggior numero di imbarcazioni in un’unica giornata lungo tutte le coste del mare italiane ,ma anche sui laghi e nei fiumi che avrebbero issato un nastro rosso come simbolo inequivocabile di partecipazione e di totale dissenso verso quella violenza che è una vergogna per chi la perpetra e una offesa inimmaginabile e sofferenza per chi la subisce.
Oggi in Italia contiamo 103 vittime solo nel 2021
Negli ultimi 20 anni, solo in Italia, sono oltre 3000 le donne uccise; nel 90% dei casi vittime di persone conosciute; nel 50 % dei loro partner.
E L’Italia, secondo le statistiche internazionali, non è nemmeno ai vertici di questa terribile graduatoria.
Alle vittime di omicidio, certamente i casi più eclatanti, si debbono aggiungere le vittime di violenze sessuali, fisiche, psicologiche, familiari e sociali. Migliaia. Centinaia di migliaia. Milioni.
Una piaga. Una tragedia. Uno stillicidio. Un’ingiustizia. Un obbrobrio. Una vergogna.
La terminologia per indicare la portata del “fenomeno” è estesa e varia almeno tanto quanto le forze che si sono messe in gioco per contrastarlo, limitarlo, annullarlo.
E’ una battaglia di civiltà, di cultura e di conoscenza, che deve impegnare tutti, a qualsiasi livello, a partire dalle istituzioni per arrivare fino al nostro vissuto quotidiano.
Una battaglia che non può essere sostenuta né tantomeno vinta da singole persone, gruppi o realtà, per quanto forti e motivate possano essere.
E’ una battaglia che si deve combattere su moltissimi fronti, contemporaneamente e con una sinergia totale tra le parti, troppo spesso invece vittime a loro volta di visioni e modalità tropo limitate o “ristrette”.
Una battaglia che non si vince con i soli proclami, con le sole buone intenzioni o con le sole giornate “simboliche”.
E’ una battaglia che, per avere qualche speranza di riuscita, deve coinvolgere tutti con le risorse ed i mezzi che ciascuno può dare.
Per questo motivo, nel nostro piccolo e con tutte le limitazioni che possiamo avere, crediamo opportuno lanciare un appello a tutte le persone che, in qualsiasi forma, sono state impegnate nella realizzazione della 10000 vele contro la violenza sulle donne, rendendo la giornata del 4 luglio scorso un evento importante e concreto.
E la risposta che ci aspettavamo è andata ben oltre le più rosee aspettative. Grazie allo staff delle 10000 vele e al lavoro profuso in termini di comunicazione , di impegno affinché tutti i circoli, federazioni , singoli armatori potessero partecipare.
6000 barche e 30000 partecipanti , questi sono i numeri che hanno contraddistinto questa manifestazione . Vi diamo appuntamento per l’ACT 5 il 4 luglio 2022.